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Defaticamento e stretching dopo la MTB: ecco qualche consiglio! 

 

Il termine stretching deriva dalla lingua inglese e il suo significato è “stiramento, allungamento”.

Questo vocabolo identifica un allungamento indotto di muscoli, tendini e articolazioni. Considerando nell’insieme il sistema corpo, è difficile pensare di poter allungare un solo muscolo in quanto assieme ad esso si allungheranno anche i suoi legami con l’articolazione e tutto ciò che in esso è contenuto, questa forza sarà trasmessa anche all’osso.

Nel ciclismo, in particolare durante la pedalata, lavorano in contemporanea i muscoli degli arti inferiori, responsabili di generare movimento, assieme ai muscoli del tronco e delle braccia i quali devono stabilizzare la parte superiore dal basculamento indotto dalla pedalata. E’ noto che un muscolo mantenuto in contrazione isometrica per molto tempo tende ad accorciarsi riducendo la sua lunghezza ed elasticità. E’ quindi fondamentale per un buon recupero, e per evitare danni ad esso, ridistenderlo per portarlo alla sua lunghezza ottimale. Inoltre, l’elasticità muscolare è una componente  generante la potenza espressa, e quindi vien da se dire che un muscolo elastico e allungato è indispensabile per la buona riuscita degli allenamenti un veloce recupero ed un buon risultato in gara.

Grazie allo stretching andremo a creare un “riflesso inverso da stiramento”, ossia inibiremo il riflesso generato dall’organo tendineo del Golgi, allungando oltre misura le fibre e generando cosi un rilassamento della muscolatura.

Quando è consigliato lo stretching?

Sicuramente non prima di una competizione in quanto generare rilassamento in un muscolo significa metterlo in una condizione di “torpore”. È come se in griglia di partenza ci sdraiassimo su una poltrona a scrutare l’orizzonte ad occhi chiusi. 

Il momento migliore per rilassare la muscolatura è post allenamento/gara. A parer mio è consigliabile aspettare che vi sia un primo rapido recupero e un abbassamento della frequenza cardiaca per far si che il sangue rimuova quante più tossine possibili. Una volta reintegrate le scorte di zuccheri e riposato qualche ora, è il momento ideale per una seduta di allungamento. Concludendo, consiglio di lavorare sui grandi distretti muscolari concentrandosi soprattutto sulla parte posteriore del corpo. Grazie allo stretching migliorerete la vostra elasticità cosi da far crescere la performance e ridurre la possibilità di incorrere in infortuni.

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Per maggiori informazioni 

Dottor Marcello Pavarin

web: www.powerandride.it/marcello-pavarin

Mail: powerandride@gmail.com
Telefono: 3490630050
Facebook: www.facebook.com/marcello.pavarin

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Chi e Marcello Pavarin?

 

Luogo e anno di nascita: nato a Rovigo nel 1986
Titolo di studio: Laurea in Scienze Motorie conseguita presso l'Università di Ferrara
 
Qualifiche sportive riconosciute
- Allenatore di atletica di primo livello FIDAL
- Maestro MTB di primo livello FCI. Secondo livello in fase di conseguimento
- Giuda Ciclosportiva FCI
- Istruttore FCI
 
Specializzazione
Preparatore atletico e biomeccanico
 
Carriera e palmares sportivo
- Ciclista  Professionista su strada dal 2009 al 2012 (Colnago e Vacansoleil).
- Anno 2000: campione italiano inseguimento a squadre e secondo nella velocità.
- Maglia azzurra nel 2008 al giro delle Regioni e allo Zlm Tour.    
- oltre 50 vittorie in carriera.
- Nel 2013 passaggio al fuoristrada prima nel ciclocross e poi nella MTB
- Attualmente atleta del team Bottecchia Factory Team
 
Attuali incarichi professionali
- preparatore atletico team professionistico Unieuro Wilier Trevigiani e della squadra juniores Villadose Angelo Gomme.
- Allenatore    di    atletica    presso    Confindustria    Atletica    Rovigo.
- Titolare del centro di preparazione atletica e valutazione funzionale "Power and Ride"

Bi@Bike
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